Ovvero l’arte giapponese di accettare la transitorietà e l’incompiutezza dell’esistenza, senza ansie né paure. Questa parola è molto speciale, che tratta di sensazioni, quindi è difficile da tradurre. E’ composta da due concetti, che cercheremo di riassumere. Wabi indica i sentimenti di dolci, la tristezza, la fragilità, la solitudine, l’imperfezione, la mancanza, lo sgomento, il vuoto,
Vita bella
Vivere con meno cose e in modo più semplice, può cambiarci la vita e renderci felici. Una celebre frase attribuita al grande Totò, recitava: “Se i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria!” Enunciata intorno alla metà degli anni 50 del secolo scorso, la battuta, tanto sarcastica quanto efficace, ben fotografava