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Se non teniamo conto delle calze da uomo che normalmente si perdono nei meandri di cassetti e mobili vari (c’è sicuramente un folletto che le nasconde e ci fa trovare un singolo esemplare), nel mondo occidentale si usano circa 30 miliardi di paia all’anno di calzini. Un numero incredibilmente grande.

Fino ad oggi, il fast fashion è sempre stato accusato di essere fonte di gravi danni in termini di sostenibilità sociale e, conseguentemente, di gravi danni ecologici. Ma la società moderna, minata da grosse problematiche economiche, ma soprattutto vittima di un’involuzione culturale dilagante, si sta facendo affascinare e fagocitare dal

Tanto si parla di fibre riciclate.Tre delle più conosciute sono indubbiamente il cotone, il poliestere e il nylon (la cara amica poliammide).Ho cercato di prendere in esame quattro parametri essenziali per comparare i vantaggi ecologici derivanti dalla produzione di queste tre fibre e vorrei proporveli per una Vostra riflessione.Utilizzo di

Il percorso virtuoso e al contrario dello sportswear realmente sostenibile. All’inizio era il cotone, alla fine il grafene. La storia evolutiva dello sportswear ha fatto segnare tappe fondamentali nello sviluppo tecnico di materiali e tecniche produttive innovative. Dal morbido batuffolo di cotone (materia prima per eccellenza nel mondo dello sport,

Il jeans è sicuramente una delle icone “evergreen” dell’abbigliamento casual. Ormai declinato in centinaia di versioni, il jeans ha rappresentato tante sfaccettature delle società durante il quale è stato indossato. Già nel Medioevo si conoscevano i tessuti di Nimes (da cui la derivazione “denim”). Tessuti in cotone resistente e tinti

Un manufatto tessile perde spesso le sue caratteristiche ecologiche quando subisce i processi di tintura. Se dovessimo realmente ragionare secondo una filosofia “eco-logica” e non puramente “ecologica”, le domande che dovremmo porci vanno al di là della semplice materia prima utilizzata. Il 99 % del tessile/abbigliamento è ancora tinto con

Tante, forse troppe, sono le proposte di moda sostenibile che vari canali di comunicazione di massa ci propongono quotidianamente. A mio avviso, l’”arma” della sostenibilità è fin troppo utilizzata dai pubblicitari e dai responsabili del marketing dei marchi di abbigliamento, e forse troppo poco utilizzata dai designer. Quello che però

Il comparto produttivo del tessile/abbigliamento si sta interrogando seriamente sul suo futuro. Iniziano a vedersi aziende virtuose che ridisegnano le loro filiere produttive, modificano gli schemi di lavorazione, analizzano con più attenzione le materie prime disponibili, ecc. Ma i consumatori, sono realmente consapevoli che è fondamentale anche il loro ruolo

Tutti conosciamo gli effetti benefici di frutta e verdura sull’organismo.Una delle ultime frontiere nel campo della sostenibilità nel tessile abbigliamento si lega proprio agli alimenti, e in particolar modo agli scarti della loro lavorazione. reare nuovi materiali, adatti a sostituire tessuti tradizionali (ma anche le pelli), rappresenta un obiettivo molto

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