Mi chiamo Giulia, ho 31 anni, sono piemontese e da un anno vivo a Bologna.
Mangio vegetale da oltre 7 anni, e, conoscendo pian piano la città, mi sono resa conto di quante proposte vegan ci fossero sul territorio: potevo finalmente mangiare fuori senza rinunciare alle mie scelte etiche. Eppure la domanda più frequente che mi sentivo porre era: “ma come fai a mangiare vegano a Bologna, patria del tortellino, della mortadella, del ragù, della pasta all’uovo…”.
Ho velocemente capito che nemmeno i Bolognesi stessi conoscevano il cibo vegan della propria città. Nessun account su Instagram, il mio social preferito, ne parlava in modo specifico, nessuna guida puntuale.
Ed ecco com’è nata la pagina instagram di @bolognam_vegan.
E così, a tavola con i miei conviventi bolognesi, una sera di dicembre del 2022 dissi: “lo faccio io!”.
Lavorando in editoria e nel settore della grafica e della comunicazione in genere, ho subito iniziato con un’identità visiva chiara e riconoscibile e poche parole semplici e dirette. Ho postato immagini dei piatti e dei locali nei quali trovavo opzioni vegane. Ho cominciato a selezionare le proposte oneste, quelle meno accattivanti, ma sempre condividendole con apertura a commenti e opinioni. In meno di un anno di attività ho visto crescere la community attivissima delle persone interessate alla cucina vegetale, che mi hanno aiutata e supportata nel trovare posti nuovi. Ho assaggiato e sperimentato tanto, ma l’elenco dei locali che devo ancora provare aumenta ogni mese, le proposte delle attività crescono, si fanno più inclusive e aperte a un tipo di cliente che sta diventando sempre più sensibile ai problemi che l’alimentazione onnivora ha causato nella nostra società: dai cambiamenti climatici agli interrogativi etici sul rispetto degli altri esseri viventi che con noi condividono il Pianeta, del quale, in entrambe le cause morali, ci siamo appropriati, senza nessuna logica di sopravvivenza: siamo l’unica specie che sta ammazzando la sua primaria fonte di sostentamento, come ricorda Stefano Mancuso.
Ad oggi la pagina ha un engagement del 7,50% (più alto della media), visualizzazioni alle storie di 24 ore che vanno dalle 400 alle 700, un raggiungimento di account che supera i 6000 profili instagram giornalieri. Ho all’attivo due incontri organizzati durante i quali la partecipazione ha superato le aspettative e altri due eventi in programma.
La mia idea è fare da ponte tra le attività di food che propongono scelte vegetali e il pubblico bolognese, creare momenti di incontro e unire realtà diverse per attivare collaborazioni, fare rete, attraverso la mia comunicazione e il pubblico che vorrà seguirmi in questa piccola missione: far capire che mangiare vegano, nella patria del tortellino, della mortadella, del ragù e della pasta all’uovo… si può.
Articolo di Giulia Marone