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Ad ogni donna la sua coppetta!

Tra le piccole cose che possono migliorare la vita di una donna, parlerei sicuramente della coppetta mestruale.

Molte di voi la conoscono e la utilizzano già, altre non hanno ancora trovato il coraggio di provarla e altre ancora non ne hanno mai sentito parlare.

L’invenzione degli assorbenti femminili, come li conosciamo noi, è piuttosto recente e nella storia le soluzioni adottate per contenere il flusso mestruale sono state le più svariate.

Nell’antico Egitto le donne usavano un papiro ammorbidito e nell’antica Roma lana o stoffa, così come in Grecia. Nello stesso periodo venivano realizzati tamponi rudimentali di garza avvolta attorno a bastoncini di legno, spugne o muschio. Nelle campagne venivano usate anche pelli di pecora, che venivano bollite dopo l’uso. Alla fine del 1800 una famosa azienda inglese mise in commercio il primo assorbente usa e getta, ma l’invenzione ebbe scarso successo perché le donne provavano imbarazzo ad acquistarlo.

Durante la prima guerra mondiale, le infermiere francesi, iniziarono ad utilizzare i tamponi di cellulosa che usavano per medicare le ferite, perché molto assorbenti. Solo negli anni ’20 venne messo in commercio il primo assorbente usa e getta e nel ’29 venne creato il primo tampone interno con filo per la rimozione.

Tornando indietro nel tempo ci rendiamo conto che le soluzioni adottate per la raccolta del flusso mestruale non erano particolarmente confortevoli e in età moderna addirittura aleggiava intorno all’argomento una sorta di imbarazzo.

La prima coppetta mestruale moderna fa la sua comparsa negli anni ‘30, quando l’attrice statunitense Leona Chalmers brevettò la sua invenzione, con l’intento di coniugare praticità, risparmio economico ed ecologia, oltre che a riconoscere una nuova dignità al ciclo mestruale.

Purtroppo, a causa della quasi contemporanea messa in commercio degli assorbenti e dei tamponi usa e getta l’invenzione della coppetta riscosse poco successo. Inoltre il fatto che la coppetta mestruale non fosse usa e getta non la rendeva un proficuo investimento a lungo termine per le aziende.

Coppetta mestruale

Durante gli anni ’60 l’azienda creata da Leona puntò alle femministe per la sperimentazione.

Cambiò nome al suo prodotto più volte e la popolarità cominciò a diffondersi nel mondo, ma fu solo negli anni ’80 che la coppetta mestruale si affermò a livello globale. Nel 2002, grazie all’azienda inglese Mooncup, nacque la prima coppetta mestruale riutilizzabile in silicone.

Negli anni le aziende che producono la coppetta mestruale sono aumentate, così come i materiali utilizzati e le forme.

La coppetta si utilizza in modo simile al tampone, ma il sangue viene raccolto al suo interno e non assorbito, questo ne dà garanzia di sicurezza igienica e impedisce lo sviluppo di infezioni da contatto. 

E’ una scelta ecologica ed economica, visto che si lava, si sterilizza e si riutilizza.

di Maria Maddalena Balletti

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