A partire dalla rivoluzione industriale, molto velocemente, abbiamo iniziato a perdere e dimenticare conoscenze e sistemi antichi quanto il pianeta e ormai viviamo avulsi dai ritmi stagionali. Siamo immersi in una pseudo ricchezza che ci fa avere a disposizione sempre tutto, proveniente da ogni parte del mondo, e abbiamo così perso addirittura anche la conoscenza del cibo che sta sulla nostra tavola: non sappiamo più quale sia la verdura o la frutta tipicamente coltivata nelle nostre zone e tantomeno in quale sia il periodo giusto perché cresca e venga raccolta.
In Città (dove è quasi un lusso poter vedere la luna e le stelle e dove spesso le luci dei lampioni illuminano tutta la notte), e ancor più nei Centri Commerciali si perde spesso la consapevolezza della lunghezza delle ore di luce e di buio; siamo ipnotizzati da schermi di cellulari, tablet, computer… vivendo a testa bassa una vita alterata, frenetica, caotica, stressata, dove si ha tutto ma dove si è perso tutto quello che veramente conta. E questo si manifesta con le continue reazioni da stress, e poi stress, e ancora stress senza mai una sosta… che sono in grado di alterare il ritmo di veglia e sonno, favorendo gli ormai comunissimi disturbi di insonnia, le difficoltà digestive, le intolleranze, le infiammazioni croniche, le malattie autoimmuni, la tachicardia, l’ansia, l’ipertensione, anche le malattie degenerative e i tumori.
Possiamo riassumere tutto ciò in un’unica sola parola: stress cronico! Tutto ormai è divenuto frenetico: si corre, si è disponibili e reperibili sempre e comunque, la nostra mente è frammentata in mille pensieri che la intasano e occupano, facendole spendere molta energia e rendendoci sempre più distaccati dalla nostra coscienza.
Ci siamo quasi totalmente dimenticati da dove veniamo e chi siamo veramente (Esseri del Bosco) e ci sembra di appartenere più al mondo industriale e consumistico che a quello naturale.
Eppure dentro di noi, nel nostro DNA, abbiamo “iscritte” profondamente le Piante e la Natura, abbiamo Orologi Biologici che ci connettono sempre e comunque alla ciclicità dello scorrere del giorno, della notte e delle stagioni (e oggi questi orologi fanno fatica a sincronizzarsi con i ritmi delle nostre macchine): i nostri ritmi biologici, ormonali, emozionali e i nostri bisogni ciclici sono connessi comunque alla Natura.
Noi siamo fatti apposta per curarci con le Piante (e i farmaci di sintesi, che si sono sviluppati solo nell’ultimo secolo, copiano e modificano in gran parte i principi attivi vegetali): noi viviamo e respiriamo e ci nutriamo grazie alle piante!
C’è una soluzione facile per risolvere questa situazione?
Non si tratta di tornare indietro alla vita spesso faticosa e dura dei contadini di una volta, ma l’unica risposta per ritrovare salute fisica, mentale e animica, è quella di riallacciarsi al Mondo Naturale, consapevoli di esserne parte e di essere connessi ad essa in una rete di infinite maglie che collegano ogni essere vivente, creando interdipendenza tra tutti gli organismi. La soluzione può essere nel ritrovare l’armonia con la natura nella nostra vita di tutti i giorni, anche se restiamo a vivere in Città, se ci troviamo ad abitare in grattacieli di 60 piani o se siamo costretti a passare ore in automobile.
Come? Ritrovando il nostro atavico contatto con la Natura e “immergendoci” frequentemente nei boschi, nei parchi, negli ambienti naturali, riconnettendoci con le piante, anche quelle del cortile o dei viali di città!
Questa nuova relazione tra noi e il Mondo Vegetale può iniziare semplicemente come una nuova consapevolezza
All’inizio facciamo l’esercizio di cominciare a notare le Piante che incontriamo nella nostra quotidianità, sulla strada, nei giardini, nelle aiuole, nei terrazzi, attiviamo la nostra speciale attenzione per riconoscerle, osservarle, toccarle, ricordarcene quanto torniamo in quei luoghi… e pian piano, progressivamente queste entreranno nuovamente a far parte della nostra vita. E così sarà inevitabile scoprire come anche il nostro bioritmo si modifichi in sintonia con i mutamenti stagionali e che molto spesso la malattia sorge dallo squilibrio e dal voler o dover mantenere un ritmo sostenuto, senza ascoltarci e senza osservare quanto avviene in natura.
Se entriamo in sintonia e impariamo a danzare al tempo della natura, sarà facile scoprire che anche noi viviamo e ci modifichiamo come le Piante nel corso delle stagioni.
Ritrovare il contatto con l’ambiente naturale, ci fa sintonizzare nuovamente con l’armonia naturale a cui apparteniamo, ritrovando noi stessi e le nostre naturali energie. Passare del tempo nei boschi e nei parchi vicino a casa, accordarci all’Energia delle Piante, ci aiuterà a ritrovare noi stessi e il nostro bioritmo personale.
Le Piante, il Bosco, la Foresta attorno a noi vibrano come cantando una sinfonia che anche se non udibile con le orecchie, ci pervade e che attraverso l’acqua che fa parte di noi all’80%, entra in risonanza con ogni nostra cellula.
Quando stiamo in natura in maniera consapevole e non distratti da cellulari, TV, radio o chiacchiere inconsistenti, ci sintonizziamo e sincronizziamo con l’intero Sistema Naturale in cui siamo immersi, che (da una parte) assorbe, decompone e ricicla ogni nostra distonia, pensiero ricorrente, pesi e zavorre che ci accompagnano, rabbia, tristezza, malinconia… per lasciare posto, (dall’altra parte), all’Energia Verde risanatrice del Bosco, che fa danzare ogni cellula allo stesso ritmo della natura. Risanando, restituendoci energia e donandoci nuova Fiducia nella Vita.
E così ci accorgiamo, tornando a casa, di star meglio, di respirare più lentamente e profondamente, di essere meno stanchi, e che quel problema che ci assillava non è poi così impossibile da risolvere o sopportare.