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Prova costume? No, grazie. Prova a vivere!

Prova costume
Ora è il momento di vivere la primavera nel modo più autentico possibile. Respirare la natura, esporsi alla luce del sole, camminare, sudare, godersi l’aria aperta.

Con l’arrivo della primavera, i ciliegi esplodono in fiore, i parchi si popolano di runner improvvisati, e le palestre… si ricordano improvvisamente di avere dei soci. È un fenomeno tanto ciclico quanto prevedibile: basta che il sole si affacci per qualche ora in più, ed ecco che scatta quella che potremmo chiamare “la grande migrazione verso la prova costume”. Un rito moderno, quasi sacro, che spinge molte persone a desiderare un corpo percepito come più “mostrabile”.

Ma cosa si nasconde davvero dietro questo improvviso impulso a rimettersi in forma?

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Durante l’inverno, tra cappotti oversize, cene festive e tisane serali, ci si concede il lusso di “nascondere”. Poi arriva la primavera, che non è solo fiori e ormoni in subbuglio: è anche il momento della rivelazione. Si torna a scoprirsi, e lo specchio smette di essere un semplice oggetto d’arredo. Il corpo comincia a chiedere attenzione, e non solo per motivi estetici.

Molti avvertono un autentico bisogno di sentirsi più leggeri, vitali, energici.

È allora che sbocciano diete di ogni genere: chetogenica, paleo, intermittent fasting, vegana, del gruppo sanguigno, fino ad arrivare a esperimenti fantasiosi come la “dieta dell’ananas danzante” (giuro che esiste, cercatela pure). Spuntano percorsi detox, settimane ayurvediche a base di ghee e tisane, piani liquidi e combinazioni di succhi che promettono di “sbloccare” l’organismo come se fosse un’app in beta.

Contemporaneamente, le palestre si riempiono di persone animate da una motivazione spesso divisa tra entusiasmo e ansia. Chi si iscrive a functional training, gym boxe, yoga dinamico o HIIT sembra prepararsi per le Olimpiadi più che per la spiaggia. 

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Ma la vera domanda è: tutto questo lo facciamo per amore verso il nostro corpo o per timore del giudizio altrui?

Ora è il momento di vivere la primavera nel modo più autentico possibile. Respirare la natura, esporsi alla luce del sole, camminare, sudare, godersi l’aria aperta. Porta fuori le tue attività quando puoi, spostati a piedi o in bicicletta, e fai in modo che il tuo corpo si riattivi nel modo più naturale possibile.

Sudare non è solo simbolo di fatica: aiuta a eliminare tossine e ad alzare la temperatura corporea, stimolando il metabolismo.

A tavola? Punta su alimenti freschi, il più possibile non processati. Spezie, verdure, frutta, cereali integrali: niente di nuovo, ma tutto efficace. Evita di demonizzare gli alimenti in sé — la vera minaccia sono gli eccessi e l’industria del cibo ultraprocessato, come ben documentato da studi recenti pubblicati su The Lancet e BMJ Nutrition.

A proposito di diete famose: la cosiddetta paleodieta, tanto in voga, è più un’invenzione moderna che una ricostruzione storicamente accurata. Gli studi archeologici (vedi Paleolithic Nutrition – A Consideration of Its Nature and Current Implications, Eaton & Konner, 1985) mostrano chiaramente che i nostri antenati si nutrivano di ciò che era più facile reperire nel loro ambiente: radici, bacche, frutta, pesce, insetti, a seconda della zona geografica. La caccia, per quanto affascinante nell’immaginario collettivo, era spesso l’ultima opzione: consumava molte più energie rispetto alla pesca o alla raccolta.

Basta riflettere un attimo: gli Inuit, come anche gli eschimesi, vivevano (e vivono) di ciò che l’ambiente offre loro, ovvero quasi esclusivamente carne e pesce. Non certo per scelta “paleo”, ma per adattamento. Questo per dire che non esiste una dieta unica valida per tutti i tempi e per tutti i climi, ma esiste l’intelligenza di ascoltare il proprio corpo e il proprio contesto.

Quindi, caro lettore o lettrice: non fossilizzarti su cosa mangiare, ma piuttosto su come ti muovi, su quanto stai all’aperto, su quanto riesci ad ascoltarti. Riduci le porzioni, bevi con piacere (non per obbligo) e abbi cura della qualità del cibo — o perlomeno scegli il meglio che puoi permetterti.

E se ti servono consigli, dubbi da sciogliere o anche solo una chiacchierata con chi vive il benessere come una ricerca continua… sai dove trovarmi.

Denis Vignocchi, @DenisTthai @thaidenis

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