Una scuola per il futuro
La pedagogia Waldorf si rivolge all’essere umano nella sua interezza. Questo insegnamento si fonda su un approccio meditativo, sull’antropologia come è stata ricercata ed esposta da Rudolf Steiner circa un secolo fa, fondata sulle conoscenze dell’essere umano tratte attraverso la scienza dello spirito antroposofica.
Al momento vi sono in Italia più di 40 realtà educative Steiner-Waldorf di cui due scuole superiori già affermate da tempo (a Milano ed a Conegliano Veneto), alcune nate da pochi anni (Firenze, Trento, Padova, Roma).
In particolare, nella fascia della scuola superiore l’obiettivo specifico è quello di sviluppare una qualità di giudizio autonomo. Come raggiungere questo scopo così ambizioso? Attraverso esperienze pratiche adeguate all’età, attraverso l’osservazione accurata dei fenomeni del mondo, sviluppando interesse in esso. Il percorso della scuola secondaria di secondo grado si presenta come coronamento di quanto affrontato nel piano di studi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado: un sano giudizio si può innestare esclusivamente su un adeguato sviluppo della facoltà immaginativa, maturata attraverso l’educazione del sentimento nel secondo settennio (dai 7 ai 14 anni, il settennio del bello), e della volontà, maturata nel primo settennio (da 0 a 7 anni, il settennio del buono).
Fin dall’inizio la scuola Waldorf nacque (1919) con l’obiettivo di realizzare un ciclo di studi e di educazione completo, attraverso tutta la cosiddetta età evolutiva, fino al raggiungimento dell’età in cui da educazione si può cominciare a parlare di auto-educazione: la maturità, che secondo questa visione si conquista intorno ai 21 anni. Si può certamente giungere a tale maturità in modo più o meno “maturo”, avendo sviluppato un modello di pensiero, di giudizio, fondato su ciò di cui il mondo abbisogna in questo momento, fondato sul favorire la possibilità di inserirsi al meglio, con successo, nel mondo del lavoro, nel mondo sociale, culturale ed economico così come è.
Eppure vi si può giungere anche attraverso un percorso in cui si possano sviluppare nell’allievo qualità e facoltà nuove, che lui o lei porta in sé, qualità cognitive, ma anche empatiche, sociali, scientifiche, culturali, individuali, che non solo gli consentano di inserirsi adeguatamente nel mondo così come è, ma che gli permettano di portare nel mondo ciò che di personale, di nuovo e di ancora sconosciuto porta in sé, portando anche elementi di trasformazione per il mondo stesso.
L’organizzazione del piano di studi
Il piano di studi delle scuole superiori Steiner-Waldorf si sviluppa, come già nell’insegnamento alla primaria e alla secondaria di primo grado Waldorf (classi I-VIII), a epoche, attraverso lezioni principali di una stessa materia che si mantengono tutti i giorni per tre o quattro settimane, permettendo un notevole e concentrato approfondimento dell’argomento, per poi passare a una nuova materia, che nuovamente sarà studiata ed esplorata per tre o quattro settimane, e così via. Oltre alle materie caratterizzanti in particolare la scuola Waldorf, le principali materie di insegnamento, come matematica, lettere, scienze ecc. vengono portate nell’arco dei cinque anni tenendo presente il ciclo di studi già svolto fino alla classe VIII (III media), attraverso il metodo delle epoche, e soprattutto portando i singoli contenuti, e il modo di affrontarli, affinché siano adeguati alla fase di sviluppo specifica dell’età degli allievi.
Le materie specifiche
Tra le materie specifiche e le attività di una scuola Waldorf si annoverano l’euritmia (un’arte del movimento in cui la “parola viene resa visibile”), la ginnastica Bothmer, il lavoro manuale e artigianale (falegnameria, tessitura, tipografia), le arti (pittura, disegno, battitura del rame e del ferro, scultura, modellaggio, arte della parola, recitazione), agrimensura, forestazione e altre.
Per quanto concerne le uscite didattiche, ogni anno si gode di grande libertà di iniziativa e non ci sono troppe regole fisse, ma in IX classe (I superiore) è certamente importante l’attività di uscita didattica esterna di Forestazione, i X classe quella di Agrimensura, in XI è incentivato uno scambio con studenti all’estero, in XII un “praktikum” in un’azienda o un ente esterno.
La parola ai maestri
«La cura per l’essere umano che si può – seppure non sempre, e non in modo standard – sperimentare, sviluppare, cercare effettivamente di praticare qui, è edificante, è faticosa, a volte frustrante, ma piena di intima gratificazione. È un tipo di insegnamento sensato, cioè nel quale troviamo un senso, un significato profondo per ciò che facciamo».
Renato Vannini e Francesco Veronesi, maestri della scuola steineriana Maria Garagnani di Bologna
I dodici sensi
Un curato, sano, sviluppo dei sensi basali (tatto, vita, movimento, equilibrio) che possa essere avvenuta nel primo settennio, proseguito nel secondo settennio con la cura dei sensi mediani (olfatto, gusto, vista, calore), può completarsi nel terzo settennio con una metamorfosi delle facoltà dei sensi basali che può favorire lo sviluppo della personalità adulta che si manifesta attraverso i sensi superiori (udito, linguaggio, percezione del pensiero altrui, senso dell’io altrui).
Open Day
Sabato 18 Gennaio 2025 ore 9:30
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