Nel mio recente articolo “Il Potere di Essere Centrato”, hai scoperto la profonda disparità nei risultati che puoi ottenere nella vita tra essere centrati e non esserlo. Hai identificato che siamo molto di più di un semplice corpo fisico. Oltre al corpo fisico ed energetico, hai il corpo intellettuale, il corpo emotivo e il corpo archetipico. E ogni corpo ha una sua intelligenza con delle informazioni diverse.
Nell’ambito delle attività che sviluppo in collaborazione con il Possibility Management, utilizziamo mappe e distinzioni con l’obiettivo di comunicare in modo chiaro una realtà esperienziale che trascende l’ambito puramente intellettuale. Negli ultimi decenni, man mano che gli individui si sono risvegliati alla necessità di porre fine ai conflitti del secolo scorso, varie pratiche come la meditazione, lo yoga e le tecniche di respirazione si sono diffuse a livello globale. Nonostante l’importanza di tali pratiche, ciò che i praticanti indiani dello yoga non consideravano è che l’essere umano possiede più di due corpi. In queste tecniche si fa uso esclusivamente del corpo fisico e intellettuale, trascurando il corpo emotivo, energetico e archetipico.
Può risultare sorprendente notare che quando sei centrato, i tuoi altri corpi iniziano ad attivarsi. Improvvisamente, il tuo cuore si risveglia e comincia a sentire. Tuttavia, se lo scopo della meditazione è rilassarti, ricevere informazioni dal cuore può sembrare spiacevole! Resti quindi sul tappetino fino a quando quel fastidio (l’emozione) non svanisce. Questo “fastidio” avviene perché sei ancora legato alla vecchia mappa dei sentimenti ed emozioni (vedi il mio articolo: Va bene sentire!) che considera la rabbia, la tristezza e la paura come negative e non accettabili da sperimentare. Adesso ti ritrovi a provare intensa rabbia, profonda tristezza e forse anche paura.
“La rabbia sta alle persone come la benzina alle automobili: è il carburante che ci fa muovere per raggiungere un posto migliore. Altrimenti ci mancherebbe la spinta necessaria ad affrontare una sfida. È l’energia che permette di reagire a un’ingiustizia.” M. Gandhi
Potresti percepire i sentimenti come complessi e dolorosi, portando così ad un senso di stasi e insoddisfazione. Imparare a prenderti cura di te stesso ascoltando le informazioni che arrivano dalla tua rabbia è solo la fase 1 del lavoro. La fase 2 del lavoro consiste nell’usare la tua rabbia per ciò che sei qui per creare. La rabbia è la tua bussola per ciò che ti sta a cuore. Ti è mai capitato che il tuo cuore parlasse più forte della tua testa? O di dire qualcosa che non sapevi nemmeno di avere dentro e la gente ti guardava e ascoltava in modo diverso?
La rabbia, se usata in modo consapevole, ti da il potere e la chiarezza di quello che vuoi creare e quello che vuoi smettere di fare. La rabbia consapevole fa emergere ciò che si continuava a rimuginare in un ciclo infinito. Ti dà struttura e dignità per camminare a testa alta e dissipa la confusione delle tue scelte. Quando accedi alla tua rabbia consapevole, viene creato un campo magnetico di azione, chiarezza e trasformazione. E va ben oltre: ti porta a tutelare il valore del tuo essere, e ti dà la struttura per contenere il tuo seme con la certezza che germoglierà.
Se non usi le tue emozioni consapevolmente, esse si presenteranno sempre. E spesso appaiono sotto forma di implosione o esplosione. Il risultato è un sentimento di colpa dopo l’azione e quindi rimani in questo ciclo di colpa e vergogna e molta rabbia inconscia verso te stesso. Sei pronto per uscire da questo ciclo?
Sono Marina Mello, nata in Brasile e da 6 anni residente a Bologna. Sono mamma di Yuri, ricercatrice, coach e facilitatrice di gruppi del Possibility Management che ha come scopo costruire ponti tra la cultura moderna che porta l’umanità ai suoi limiti e le culture successive che sono sostenibili e sane. Accompagno altre persone in questo cammino aiutandoli a svelare il loro vero essere più autentici, leggeri e coraggiosi.
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