Concedetemi di sospendere la mia abituale ironia nel descrivere il mio mondo giardineresco – che prometto di riprendere qualche riga più in là – ma credo di poter dire senza tema di smentita che quello che ci sta accadendo ci rende sempre più coscienti che sono necessari mutamenti ambientali, sociali ed anche economici e che serve una spinta decisiva perché vengano attuate azioni in merito.
Negli ultimi decenni abbiamo assistito da un lato a uno sviluppo inconsiderato dettato da un pressing ambientale non indifferente e dall’altro ad un deciso miglioramento nei confronti dell’aspettativa di vita. Ora ci troviamo di fronte ad un bivio, ancora una volta da un lato la crescita della produzione alimentare con le sue conseguenze dettate dalla necessaria crescita di energia e di acqua potabile e dall’altra la assoluta necessità di sprecare il meno possibile e la riduzione delle emissioni lungo tutto il sistema produttivo.
Credo che la crescita del verde, soprattutto sostenibile, sia la migliore delle proposte per raggiungere un equilibrio fondamentale.
Arricchire i luoghi in cui viviamo di verde significa arricchire la salute di noi tutti e non costituisce soltanto la riduzione delle emissioni di CO2 e degli inquinamenti.
Le nuove città devono crescere al servizio del verde, con un totale cambiamento di vedute. Ecco, da un po’ di tempo sentivo la necessità di dire la mia dal mio osservatorio privilegiato di giardiniere con il rischio di diventare populista perché esprimo un pensiero che credo sia di tutti.
Ed ora si va nell’orto dove i pomodori stanno crescendo non giorno per giorno ma ora per ora! Le varietà indeterminate (quelle a cui serve il supporto) necessitano della potatura o asporto delle femminelle (i getti laterali). Dovrà crescere una sola cima eliminando le concorrenti.
Le zucchine, melanzane e peperoni abbisognano di irrigazione costante per sviluppare i loro frutti.
E a proposito di melanzane ricordarsi di bagnare il fogliame tutte le sere a differenza degli altri ortaggi.
Il tempo di seminare cocomeri, meloni e zucche in aprile non è mancato, ora serve mantenere monitorata la presenza degli afidi su queste colture e tenere pronta la pompetta con il piretro, la guerre ce la guerre dicono i francesi, ma anche in Emilia non scherziamo!
Infine il giardino: credo di non aver mai visto giardini tirati a lucido come in questi tempi.
Le rose sono al top della loro carriera, dopo la fioritura di maggio serve attenzione alla loro salute. Mal bianco ed afidi i loro nemici, zolfo e piretro la soluzione ecologica per tutti.