Il kiwi è una delle fonti principali di Vitamina C, una sostanza indispensabile alla vita. Purtroppo, però, piuttosto termolabile (sensibile al calore, ma anche alla luce e all’aria). Non è un caso che la natura ha inserito questa vitamina così delicata in un frutto dotato di una buccia esterna piuttosto coriacea. Mentre la polpa è verde, il che denota la presenza di clorofilla che funge da protezione per la vitamina C.
La vitamina C la troviamo anche nel peperone (crudo), clementine, arance, cavoli… sempre crudi (la cottura ne riduce la presenza).
La vitamina C protegge le cellule dallo stress ossidativo, rafforza il sistema immunitario.
Utile nella prevenzione di patologie quali cancro, patologie cardiovascolari, cataratta. Ha un’azione sinergica con la Vitamina E (o tocoferolo) e la Vitamina A.
Contribuisce a rigenerare la vitamina E, all’assorbimento del ferro inorganico (non EME) a livello intestinale, al deposito di ferro nella ferritina.
Inibisce la formazione di composti mutageni quali nitrosammine, a livello intestinale (per cui, se si mangia carne, bene associarla a verdure fresche). Per questa sua azione protettiva, è associata ad ad un rischio ridotto di cancro gastrico.
La vitamina C è necessaria per la formazione del collagene (sostanza intracellulare che costituisce la struttura di muscoli, ossa, cartilagini e tessuti). La carenza di questa vitamina è infatti nota come scorbuto (che porta per l’appunto problemi al collagene e di conseguenza al tessuto connettivo).
Ecco che, anche in inverno è importante non farci mancare un po’ di cibo crudo (anche la vitamina B9 è piuttosto termolabile e la ritroviamo ad esempio nelle foglie verdi).
Ovviamente, il kiwi scegliamolo biologico e italiano!
A cura della Dott.ssa Silvia Petruzzelli, Naturopata, Operatore Shiatsu, Consulente e Divulgatore di Alimentazione Naturale www.ilcibodellasalute.com