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Export e futuro del BIO italiano

Il mercato del biologico in Europa, continua a confermarsi vivace e in forte crescita.

Export e futuro del BIO italiano

In Europa si coltivano 16,5 milioni di ettari, dei 72,3 milioni di ettari coltivati nel mondo (in crescita del 1,6% in un anno). Continuano a crescere le vendite al dettaglio dei prodotti biologici. I primi tre mercati globali per vendite sono gli Stati Uniti (42% del mercato globale e 44,7 miliardi di euro) seguiti dall’Unione europea (39% del mercato globale e 41,4 miliardi di euro) e dalla Cina (8% del mercato globale e 8,5 miliardi di euro).

In Danimarca, Svizzera e Austria si riscontra il più alto consumo pro-capite, di prodotti biologici. Le colture coltivate a biologico più importanti nel mondo sono: ulivi, caffè, noci, vite e cacao.

Nel nostro Paese, sono oltre 80.000 i produttori BIO, piazzandoci al terzo posto per ettari coltivati, dopo Spagna e Francia. Anche il nostro mercato interno, risulta essere il terzo in Europa, ma stavolta dopo Germania e Francia. 

Export e futuro del BIO italiano

Nel periodo della pandemia, è aumentata l’attenzione dei consumatori per la propria salute e benessere. In questo senso, spostare i propri acquisti verso i prodotti bio, viene percepita come una scelta di qualità e salubrità. Il piano strategico europeo che ha come obiettivo di aumentare il numero di terreni agricoli condotti in regime biologico di almeno il 25% entro il 2030, parte integrante della strategia Farm to Fork, il piano decennale messo a punto dalla Commissione europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, non possono che diventare il volano di un ulteriore sviluppo di questo mercato, strategico per rendere sostenibile l’intera filiera alimentare.

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